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Su e giù fra le alture e le valli del Salto-Cicolano

Da Petrella Salto a Fiamignano
 


Un tour di 16 chilometri, tra natura e cultura, intorno al Lago del Salto, circondati dagli splendidi e rigogliosi boschi del Cicolano - ai confini con l’Abruzzo - per visitare due borghi pieni di fascino: Petrella Salto e Fiamignano. Dopo aver seguito per un po’ le frastagliate sponde del lago, saliremo per il paese di Petrella Salto per poi riscendere a valle e gustare una splendida trota appena pescata in uno dei panoramici ristoranti sul lago. Risaliremo, infine, per raggiungere Fiamignano, dove visiteremo il Lago di Rascino e l’omonimo altopiano, a quota 1150 mt.
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immagine della tappa a Petrella Salto

Immagine di Petrella Salto

Da Roma usciamo dall’A1 a Fiano Romano e ci immettiamo sulla Via Salaria. La percorriamo fino a Rieti. Qui prendiamo la SR 578, la Salto-Cicolana, per 24 chilometri fino al cartello che ci indica di prendere la strada a sinistra per Petrella Salto. Iniziamo a salire, circondati da fitti boschi. Entrati nel borgo ci ritroviamo su Piazza Indipendenza, da cui partono la panoramica via Umberto I, che costeggia il paese, e Via XX Settembre, su cui è ubicata la Chiesa di Santa Maria Grazia Assunta. Dopo averla visitata, prendiamo la prima stradina a destra, Via Rocca Cenci, con la sua pavimentazione antica e, circondati dall’austerità delle mura delle case dalle intatte architetture medievali, saliamo fino alla Chiesa di Sant’Andrea, ai piedi dei resti dell’antica Rocca. Un luogo, quest’ultimo, in cui respiriamo ancora il fascino “macabro” della tormentata storia di Beatrice Cenci e da cui è possibile godere di un magnifico panorama sui monti e la natura circostanti.

Visitato Petrella Salto riprendiamo l’auto e scendiamo verso il lago del Salto, seguendo le chiare indicazioni per la frazione di Borgo San Pietro, per via San Rocco che continua in Via Santa Maria Apparì fino a raggiungere il piccolo centro rurale, bagnato dalle sponde del Lago del Salto. Prendiamo la centralissima Via Francesco Panella per raggiungere il Monastero francescano delle Clarisse di Santa Filippa Mareri, in posizione dominante sull’omonima piazza. A questo punto dell’itinerario ci
fermiamo in uno dei ristoranti che affacciano sul Salto per gustare i sapori del lago, della campagna e della montagna: trote, funghi, tartufi, trasformati in splendide pietanze dalle sapienti mani dei cuochi locali.

immagine della tappa c Fiamignano

Immagine di Fiamignano

Dopo un rilassante giretto lungo le sponde del lago artificiale più grande del Lazio, prendiamo la SR 578 per circa 5km finché non incrociamo, sulla sinistra via Fiamignano, la imbocchiamo e saliamo per il borgo di Fiamignano.  Entriamo da Via Roma, che diventa Via Vittorio Veneto fino a Piazza Municipio, nel centro storico del paese. Qui visitiamo la limitrofa Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano, riportata allo splendore romanico di un tempo dopo il terremoto del 1997. Passeggiando per il centro storico notiamo come sia caratterizzato per lo più da un’architettura moderna in stile rurale. Superata la piazza giriamo a sinistra per Via dei Sassi. Svoltiamo nuovamente a sinistra su Via Madonna del Poggio e poi prendiamo la prima via asfaltata sulla destra. Poche centinaia di metri e giungiamo ai ruderi di Poggio Poponesco. Da qui la vista sul lago del Salto  e sugli altipiani che lo circondano è splendida.
Se siamo amanti dei panorami mozzafiato, vale la pena spingersi fino all’altopiano del Rascino, raggiungibile anche in auto da Santa lucia di Fiamignano.
E’ qui che si conclude il nostro itinerario, in un luogo incantato, dove la natura ci sorprende e ci confonde, disegnando un paesaggio quasi lunare, interrotto solo dalle irregolari sponde dell’omonimo laghetto perenne. Gli amanti della pesca potranno approfittare delle sue acque ricchissime per dedicarsi al carpfishing.

 

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