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Escursione sul golfo di Manfredonia

Da Mattinata a Manfredonia


Un breve viaggio lungo il Golfo di Manfredonia da Mattinata, piccolo centro turistico in bella posizione ambientale con un vasto litorale, a Manfredonia, detta la “Porta del Gargano” per la sua posizione geografica. Il Golfo di Manfredonia è formato da un'ampia insenatura del Mare Adriatico meridionale, compreso tra il Promontorio del Gargano a Nord e la foce del fiume Ofanto a Sud. La fascia litoranea del Golfo, estesa per oltre 60 km, è rocciosa a settentrione, con suggestivi strapiombi sul mare, e sabbiosa per il resto, con brevi tratti di palude nel centro. In esso sfociano i fiumi Candelaro, Cervaro e Carapelle.
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immagine della tappa a Mattinata

Immagine di Mattinata La nostra escursione parte da Mattinata, piccolo centro adagiato tra le colline e il mare. Sono da visitare sicuramente il Monte Saraceno, con la sua necropoli di più di 500 tombe che testimoniano la presenza della civiltà dei Dauni. Dal Monte, dal quale si può godere di una suggestiva vista si può passare a visitare la Villa Romana in zona Agnuli: a pochi passi dal mare, all'imbocco del porticciolo, sono stati rinvenuti i resti di frantoi per la produzione di olio, risalenti al I-V secolo d.C. Le mura sono composte di pietre quadrate che esaltano l'ordinata tecnica muraria dei piccoli mattoni posti a reticolo e i pavimenti a spina di pesce. Infine, segnaliamo per gli appassionati che sul territorio di Mattinata sono coltivate ben 61 specie di orchidee.

immagine della tappa b Manfredonia

Immagine di Manfredonia Manfredonia si trova a 15 chilometri da Mattinata. Situata nel punto più meridionale del promontorio del Gargano, il suo nucleo antico ha un impianto urbanistico ortogonale. Si può iniziare la visita dal castello, fatto costruire da Manfredi e ultimato da Carlo d’Angiò. Composto da un mastio quadrato con quattro torrioni e da una cinta muraria munita di torri, al suo interno è ospitato il Museo archeologico nazionale del Gargano, che conserva ceramiche e bronzi dauni scoperti negli scavi di Monte Saraceno e di Monte Aquilone. Da vedere anche la Chiesa duecentesca di S. Domenico che ha sulla facciata un portale di forme gotiche e all’interno racchiude la cappella angioina della Maddalena, decorata da pitture a fresco del XIV secolo. Infine c’è la Cattedrale, ricostruzione seicentesca dell’antico duomo distrutto dai Turchi.

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