Cattedrale di San Panfilo

Edificata nel 1076 sui resti di un tempio romano la Cattedrale di San Panfilo era inizialmente dedicata al culto di Santa Maria. Solo nel XII secolo venne assegnata al patrono di Sulmona. La chiesa dopo il terremoto del 1706 venne ristrutturata con l’aggiunta di elementi tipici del barocco che ancora oggi persistono. La Cattedrale è caratterizzata da una facciata a cortina, come era diffuso nel Medioevo in Abruzzo. Il portale ogivale è fiancheggiato da due edicole gotiche dove all’interno si trovano le statue di San Pelino e San Panfilo. Mentre il portale laterale permette l’accesso alla sagrestia e al campanile edificato nel settecento. L’interno presenta l’impianto basilicale a tre navate e custodisce diverse opere d’arte. Da notare il presbiterio rialzato rispetto al resto dell’edificio dove si trova anche un coro ligneo del 1751. Addossati al muro si trovano due sarcofagi: a destra Bartolomeo Petrini, a sinistra sua sorella. La Cappella del Sacramento è divisa dal presbiterio con un cancello del 1876. Da una scala si accede alla cripta che di fatto è la parte più antica dell’edificio e custodisce le spoglie di San Panfilo e il suo busto reliquario, mentre risale al XII secolo una Madonna in bassorilievo detta delle Fornaci.