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Porta Medina

Porta Medina, così chiamata in onore dell’allora Viceré di Napoli, rappresenta la più grande delle diverse porte del sistema difensivo di Orbetello. La struttura venne interamente restaurata dagli spagnoli seguendo la loro tipologia architettonica. Porta Medina conteneva oltre al corpo di guardia anche caserme, laboratori militari, magazzini ed altre strutture di difesa. I lavori di ristrutturazione della porta furono affidati all’architetto militare Ferdinando de Grunembergh, lo stesso che si occupò della costruzione del bastione d’Arcos e della Polveriera Guzman. Sulla facciata esterna della porta possiamo ammirare tre stemmi di marmo che raffigurano altrettante imprese spagnole: il primo raffigura il Leone di Castiglia sormontato da un mascherone, il secondo invece rappresenta il Leone di Castiglia che sorregge la corona spagnola, il terzo raffigura cinque cuori sormontati da un rastrello. Sopra l’ingresso della porta troviamo il busto di San Biagio, protettore di Orbetello, e un’altra lapide che esalta la grandezza della Spagna. Qui è stata collocata anche una lapide che anticamente si trovava sulla Porta del Soccorso.